L’effetto favorevole di Abciximab nei pazienti con angina instabile refrattaria ed elevata troponina T, sottoposti a PTCA, perdura nel tempo
Il trattamento con l’antagonista del recettore della glicoproteina IIb/IIIa prima e durante l’intervento coronarico nell’angina instabile refrattaria produce un miglioramento dell’outcome (esito) precoce.
I Ricercatori del Thoraxcentre dell’Erasmus Medical Centre di Rotterdam in Olanda hanno valutato se l’effetto favorevole dell’Abcixmab ( ReoPro ) perdurasse nel tempo.
Dei 1265 pazienti , arruolati nello studio CAPTURE i dati di follow-up erano disponibili per il 94% dei pazienti sopravvissuti dopo 6 mesi.
La troponina T , come marker della trombosi , e la proteina C reattiva ( CPR ) , come marker dell’infiammazione , sono risultati predittori indipendenti di outcome non favorevole a 4 anni.
L’iniziale beneficio prodotto da Abciximab sull’incidenza di mortalità e di infarto miocardico è perdurato nel tempo.
Nessun beneficio dell’Abciximab è stato osservato nei pazienti con elevata proteina C reattiva, indicando che Abciximab non interviene sul processo infiammatorio cronico.
Abciximab ha invece presentato un effetto favorevole nei pazienti con elevati livelli di troponina T. ( Xagena2003 )
Lenderink T et al, Eur Heart J 2003; 24:77-85
Cardio2003 Farma2003